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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

Presentazione libro alla scuola Montessori

Prosegue il mini tour di presentazioni del mio nuovo libro Teatro a scuola. Recitiamo con i classici della letteratura , WriteUp Site Edizioni. Dopo la Libreria Ubik di Monterotondo, la Libreria Teatro Tlon e la Libreria Rinascita 2.0 di Roma, racconterò del lavoro che ha portato alla creazione del testo insieme alla responsabile della casa editrice in una delle scuole Montessori della capitale: Sabato 27 novembre ore 17 Scuola VII Circolo Montessori Aula polifunzionale Via Santa Maria Goretti, 41 - Roma

Cosa vuol dire fare teatro?

Comincio un laboratorio teatrale con una nuova classe. Per conoscere i bambini, oltre al loro nome, chiedo a tutti se sanno cosa stiamo per fare. Alcuni reagiscono con entusiasmo, esclamando: "Teatro!". "Benissimo", rispondo. "E cosa vuol dire secondo voi fare teatro? " Ecco che i visetti si fanno improvvisamente seri, concentrati nello sforzo di trovare una risposta a questa mia strana domanda. Qualcuno timidamente dice qualcosa, qualcun altro ne ride. Spiego loro che tutto ciò che diranno andrà bene, che non ci sono risposte sbagliate a questa domanda. Anzi, sono tutte giuste. Non è come la matematica, in cui due più due non può fare diciotto. Parla ancora qualcun altro, mentre la fronte aggrottata della bimba accanto a me mi comunica un intenso sforzo di ragionamento. "Ci sono!" Esclama a un tratto. "Il teatro è libertà". "Bellissimo", dico io. "E come hai avuto questa intuizione?". "Facile", r

Fare di più equivale a fare meglio?

Venerdì pomeriggio. Conduco un laboratorio teatrale con 19 bambini di una quinta elementare. È la nostra prima lezione, i giovani allievi provano un insieme di emozioni esplosive: entusiasmo misto a curiosità, desiderio di mettersi alla prova condito da un pizzico di timidezza e d’imbarazzo di poter sfigurare davanti agli amici. Ma visto che l’ingrediente maggiore è proprio l’entusiasmo, iniziamo subito a “giocare al teatro”, a “fare finta”, a immaginare luoghi e situazioni. Forse però i bambini credevano di partire chissà con quali elementi fantastici già dalla prima volta, e restano un po’ delusi quando chiedo loro di camminare semplicemente. Qualcuno proprio non ce la fa a contenere la propria energia e mentre cammina si mette a ballare, qualcun altro fa smorfie buffe in direzione dei compagni, un terzo senza rendersi conto, realizza una camminata pregna d’emozione. Li fermo, faccio in modo che si ascoltino, che si guardino. Che si concentrino dentro se stessi, e che riescano s