tag:blogger.com,1999:blog-42559280459719751782024-03-21T13:00:03.248+01:00Cecilia MoreschiRegista, attrice, drammaturga, teatroterapista e docente teatraleUnknownnoreply@blogger.comBlogger96125tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-46686313033179306262024-03-17T16:36:00.001+01:002024-03-17T16:36:08.349+01:00Teatro ragazzi e dispersione scolastica<span style="font-size: x-large;">Disponibile anche in versione <b><u><a href="https://www.podcast-teatroterapia.com/" target="_blank">Podcast</a></u></b>
</span><p><span style="font-size: x-large;">Qualche settimana fa mi ha contattato una professoressa di italiano di una scuola media. Il suo dirigente le ha affidato la conduzione di un laboratorio di alfabetizzazione emotiva per gli studenti di prima, e la docente si ritrova con un gruppo di 25 ragazzi da gestire. Mi chiede aiuto e insieme pianifichiamo un intervento ricco di attività atte a fare entrare gli studenti in armoniosa relazione gli uni con gli altri, a stimolare l’ascolto e l’empatia, a usare più che altro il corpo, il movimento e l’espressività per comunicare efficacemente. Qualche giorno dopo la professoressa mi racconta entusiasta la riuscita del laboratorio pomeridiano con i ragazzi e, stupita, afferma che già iniziano a vedersi i primi risultati in quanto i ragazzi si rivolgono gli uni agli altri con maggiore rispetto e soprattutto si dimostrano grati (elemento che l’ha colpita particolarmente). </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL_aFz4NkaFqhqfPbSWXRZvaq2Av5in8t6OrAYIDww4uZyflB4ToYCN8ZJ6OxUl5fEtMhK7Q1ghpohfLuPTwV2rIi5qB3OEP09CfyeO1hIZRgEGB7voBSGzJbI5LhMHSTrNWApFOxAhOCXL75JHTQgmMsFBxusWLVPA8f9RqUDMjBE4aILoLfKx95HIMY/s384/Cecilia%20Moreschi%20teatroterapista%20logoteatroterapia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Cecilia Moreschi" border="0" data-original-height="384" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL_aFz4NkaFqhqfPbSWXRZvaq2Av5in8t6OrAYIDww4uZyflB4ToYCN8ZJ6OxUl5fEtMhK7Q1ghpohfLuPTwV2rIi5qB3OEP09CfyeO1hIZRgEGB7voBSGzJbI5LhMHSTrNWApFOxAhOCXL75JHTQgmMsFBxusWLVPA8f9RqUDMjBE4aILoLfKx95HIMY/w250-h320/Cecilia%20Moreschi%20teatroterapista%20logoteatroterapia.jpg" title="Cecilia Moreschi" width="250" /></a></span></div><span style="font-size: x-large;">Trascorre qualche settimana ed ecco che mi contatta nuovamente. Il dirigente, data la riuscita del precedente evento, le ha affidato altri ragazzi e addirittura i genitori. Tra le altre cose desidera che lei intervenga sulla dispersione scolastica, frutto spesso della bassa tolleranza alle frustrazioni e della mancata sopportazione della fatica necessaria al raggiungimento di un obiettivo.<br />Mi concedo una giornata intera per riflettere su questo importante aspetto e, oltre ad alcuni giochi e attività per stimolare l’allungamento dei “tempi attentivi” e di conseguenza aumentare la concentrazione (abilità imprescindibili per sostenere lo studio, gli apprendimenti) mi ritrovo infine a riflettere sul fatto che esempi di vita possono stimolare enormemente gli alunni in tal senso. Ecco quindi la storia di Nelson Mandela, incarcerato per ben 27 anni a causa delle sue opinioni politiche prima di essere liberato e diventare addirittura presidente. Ecco la vita di Lionel Messi, considerato da tutti troppo basso per poter fare il calciatore, che con duro lavoro e infinite ore di allenamento è diventato uno dei migliori, icona mondiale del calcio. Ecco Maria Montessori, unica donna iscritta alla facoltà di Medicina, vittima del bullismo dei giovanotti che frequentavano con lei: la Montessori si ritrovò a dover studiare molto più degli altri per dimostrare di meritare la laurea in medicina. E potremmo andare avanti con numerosi altri esempi. <br />La docente mi ringrazia e si attiva subito cercando video sulla biografia di tali personaggi. Il racconto delle loro storie (ma anche di quelle di altri) potrebbe attivare i neuroni specchio dei nostri ragazzi e stimolare in loro la capacità di fare altrettanto, di accettare l’impegno, la fatica, per il raggiungimento di un obiettivo, (anche solo il diploma di scuola superiore) in grado poi di aprire loro qualsiasi strada vorranno intraprendere. <br />In ultimo suggerisco alla docente di realizzare quanto più possibile improvvisazioni con i ragazzi, seguendo una determinata metodologia che le spiego dettagliatamente, che li stimola alla strettissima collaborazione, ma anche all’autoanalisi e alla correzione degli errori per poter ripetere l’esperienza e aggiustare il tiro. A questo punto è la professoressa ad avere l’idea che le improvvisazioni potrebbero proprio mettere in scena le vite di suddetti personaggi. E in seguito, perché no, anche lo spettacolo finale potrebbe fare lo stesso.<br />Il gruppo dei ragazzi sarà così invitato a realizzare cose belle insieme, non sentirsi soli, avere compagni che ti supportano anche nelle cadute, negli sbagli. E credere che non è impossibile raggiungere un obiettivo. <br />Anche questo fa il Teatro Ragazzi.</span><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-77507455086684911842024-03-10T17:30:00.003+01:002024-03-10T17:30:27.040+01:00Teatro ragazzi e mutismo selettivo<p><span style="font-size: x-large;"><span><i>Anche in versione</i> <b><a href="https://www.podcast-teatroterapia.com/" target="_blank">Podcast</a></b></span></span></p><p><span style="font-size: x-large;"><span>Lo scorso anno una delle bambine di una classe terza della scuola primaria dove lavoravo con il laboratorio di Teatro ragazzi mi viene presentata dalla docente come se fosse affetta da mutismo selettivo. Infatti la maestra afferma che in classe Valentina (nome di fantasia) parla pianissimo e solo con due compagne. Quando viene interrogata risponde all’orecchio di una delle due che poi ripete a voce alta all’insegnante quanto detto da Valentina. Non so se davvero la bambina sia affetta da suddetto disturbo o sia semplicemente molto timida, introversa e inibita, ma in effetti poco importano le etichette. Quel che importa è rendere il mio intervento funzionale al massimo per la crescita armoniosa.<br />Cerco di coinvolgerla il più possibile nelle lezioni di laboratorio soprattutto facendola lavorare con il corpo, in modo di allentare le tensioni e divertirsi sperimentando nuovi schemi motori a volte anche </span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieFU1covc081WMh4JudEWhFvMu1Q11Uiee00RKqXM-fUgS9UbiDCpQd69T-mrjFTEtwhLYfh8VLJfVvEyh0C1Ez2IhIoPYOvOGifjxW5Qx7z-nodWvXZkXOIbD8XSMeyrDvKvAJu2b36Gjp_c3q3WLkeerBdLkPZ8_GHv73V5xSzOen84W6l7_QcVeqOg/s583/Cecilia%20Moreschi%20teatroterapista%20logoteatroterapia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Cecilia Moreschi" border="0" data-original-height="583" data-original-width="400" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieFU1covc081WMh4JudEWhFvMu1Q11Uiee00RKqXM-fUgS9UbiDCpQd69T-mrjFTEtwhLYfh8VLJfVvEyh0C1Ez2IhIoPYOvOGifjxW5Qx7z-nodWvXZkXOIbD8XSMeyrDvKvAJu2b36Gjp_c3q3WLkeerBdLkPZ8_GHv73V5xSzOen84W6l7_QcVeqOg/w220-h320/Cecilia%20Moreschi%20teatroterapista%20logoteatroterapia.jpg" title="Cecilia Moreschi" width="220" /></a></span></div><span style="font-size: x-large;">buffi, inusuali, spiritosi. Mi sforzo di farla ridere, insieme a tutta la classe, ovviamente, perché conosco bene i benefici effetti della risata da molteplici punti di vista. <br />Valentina pian piano si apre, ogni tanto riesce a parlare con me anche solo con una piccola frase. Arriva presto il momento di preparare la messinscena per lo spettacolo finale e scelgo di realizzare con questo gruppo uno spettacolo corale, nel quale gli alunni sono sempre tutti presenti in scena e realizzano alcune azioni all’unisono, anche se poi ciascuno ha anche movimenti e battute singole nel corso della performance. Il gruppo sostiene Valentina, la fa sentire protetta. Infatti la piccola riesce a pronunciare le sue battute esattamente come gli altri; magari non con voce squillante e diretta, ma non è assolutamente un problema. I ragazzi vanno in scena senza sbagliare una virgola, ricevono grandi applausi e complimenti.<br />Quest’anno noto la postura di Valentina più eretta, il suo sguardo si aggancia agli occhi miei e di chi parli senza sforzo, non se ne sta più rivolto verso il basso a osservare le proprie scarpe. Le spalle sono rilassate, spesso appare un sorriso sul suo viso. Bene, mi dico, allora possiamo alzare un pochino l’asticella.<br />Al momento di preparare lo spettacolo e assegnare i ruoli, le propongo di far parte di un gruppo di quattro attrici che interpreteranno le fate della storia. Valentina è subito contenta, forse temeva che le avrei assegnato un’entrata singola o qualcosa del genere. Ma all’interno di questo gruppo le assegno il ruolo della leader, quella che si accorge immediatamente di cosa non vada e pianifica la strategia per svelare il mistero, nonché propone la giusta punizione all’autore del misfatto. Inserisco nella loro scena tante gag divertenti, che allietano sia le attrici che il pubblico, e Valentina quindi regge senza alcuno sforzo il ruolo della guida per le altre. <br />Vedo la sua personalità rinforzarsi un poco, la bambina sperimenta la leadership e ne è contenta. Di certo non parla a voce alta interrompendo e surclassando i compagni, cosa che invece fanno in molti. Ma sono sicura che se qualcuno si trovasse a incontrarla oggi per la prima volta, non penserebbe mai che sia affetta da mutismo selettivo. Fra qualche mese farà lo spettacolo e sarà bravissima come tutti gli altri, ma è solo questo il risultato che conta davvero.</span><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-36754297634340488972024-02-25T16:59:00.001+01:002024-02-25T19:03:38.531+01:00Teatro ragazzi e l’importanza del pubblico<p><span style="font-size: x-large;"><i>Anche in versione</i> <b><a href="https://www.podcast-teatroterapia.com/" target="_blank">Podcast</a></b></span></p><p><span style="font-size: x-large;">L’elemento forse più degno di nota che ciascun attore, regista o drammaturgo deve tenere sempre presente, è che il teatro esiste solo laddove vi sia almeno una persona che agisce e una che guarda. Ergo, il teatro contiene proprio nel suo DNA la relazione fra un minimo di due individui. E non due esseri umani qualsiasi: il primo dev’essere pronto a dare qualcosa di sé, il secondo pronto a ricevere, ad ascoltare, a fare spazio dentro di sé, a mettere per un attimo da parte ciò che sta vivendo in quel preciso momento, per poter accogliere al meglio la performance che avviene davanti ai suoi occhi. Anche l’attore o l’attrice più talentuosi che abbiano provato e riprovato una determinata scena o monologo, si troveranno a eseguirla male se lo spettatore o spettatrice saranno distratti. L’attore “sente” sempre come sta il pubblico, c’è una corrente di energia che passa ininterrotta fra i due, e che può valorizzare o affossare la recitazione della commedia. <br />Questo è esattamente ciò che ripeto sempre ai miei </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMR8eJFULYLhY9rS23_FDWuxZ5uaPOW9gT2bdDoEjgzlqzpysUzprhMQ0vA4FucKAAmuFRi6B9gnTQCze7QQip2nH3TkQRP_ahtcgoK6NTDGcJ01TUcweJUp5F7g4JfxD-Ro6YKnPQ9ZPylNs7Zv0iihj2vvTYmaLf7NnrW4RukFunYr7s6zfwQQftiCM/s448/Cecilia%20Moreschi%20teatroterapista%20logoteatroterapia.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Cecilia Moreschi" border="0" data-original-height="448" data-original-width="309" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMR8eJFULYLhY9rS23_FDWuxZ5uaPOW9gT2bdDoEjgzlqzpysUzprhMQ0vA4FucKAAmuFRi6B9gnTQCze7QQip2nH3TkQRP_ahtcgoK6NTDGcJ01TUcweJUp5F7g4JfxD-Ro6YKnPQ9ZPylNs7Zv0iihj2vvTYmaLf7NnrW4RukFunYr7s6zfwQQftiCM/w221-h320/Cecilia%20Moreschi%20teatroterapista%20logoteatroterapia.jpg" title="Cecilia Moreschi" width="221" /></a></span></div><span style="font-size: x-large;">ragazzi, soprattutto nel momento in cui si inizia a montare lo spettacolo. Scena per scena, coinvolgo tutti gli attori e le attrici e insieme improvvisiamo, scriviamo, cancelliamo e ricominciamo da capo. Ma è fondamentale l’apporto che loro stessi danno ai compagni laddove si trovino a essere il pubblico. <br />La scorsa settimana, una ragazzina doveva fare un’entrata in scena abbastanza buffa, che di certo avrebbe divertito in primis lei stessa, poi il pubblico che assisterà allo spettacolo fra qualche mese. L’azione scenica che le avevo chiesto non era semplicissima, ed Elisabetta (nome di fantasia) mostrava qualche difficoltà, iniziando a ridere di imbarazzo molto prima della conclusione. Mi accorgo che anche parecchi dei suoi compagni ridono, già immaginando l’esilarante conclusione della gag che le avevo proposto, e decido di partire da loro. Ottengo il silenzio e l’attenzione e chiedo a ogni spettatore/spettatrice di fare del suo meglio per offrire altrettanto a Elisabetta, affinché la nostra attrice potesse esprimersi al meglio delle sue possibilità e realizzare l’entrata in scena richiesta. I ragazzi comprendono immediatamente e si pongono in quella pausa attiva che rappresenta reale ascolto e spazio per l’altro. Elisabetta riesce quindi a concentrarsi. Ricomincia e esegue il pezzo ancor meglio di come lo avevo immaginato io stessa. Stupisce tutti con il suo talento, ottenendo un fragoroso applauso. Mi complimento con lei ma subito dopo ringrazio tutti i suoi compagni. Il loro ascolto attivo le ha permesso di creare una piccola perla preziosa e donarla a ciascuno di loro.</span><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-6608225670891878212024-02-04T17:21:00.005+01:002024-02-07T18:15:57.908+01:00Teatro Ragazzi: vedere gli altri<p><span style="font-size: x-large;"><b><u><a href="https://www.youtube.com/watch?v=fDxUDwSYx_Y" target="_blank">Guarda</a></u></b> e <b><u><a href="https://open.spotify.com/episode/4PE1EbB2YuFiO203E0prO5?si=zJtUdKfJT6KazFumrCbUvA" target="_blank">ascolta</a></u></b> tramite podcast <br /></span></p><p><span style="font-size: x-large;">Un pomeriggio conduco il laboratorio con alcuni preadolescenti che frequentano la prima e la seconda media. Visto che sono alcuni mesi che lavoriamo insieme, abbiamo già sperimentato il corpo, lo spazio e la voce nella relazione con l’altro in vari modi. Siamo dunque pronti a improvvisare.<br />Utilizzo la celebre storia di Cappuccetto Rosso come allenamento alla recitazione improvvisata. La vicenda si presta benissimo, costruita su cinque scene e altrettanti personaggi. Divido i ragazzi a coppie e chiedo loro di mettersi d’accordo su come rappresentare la prima scena, ovvero la mamma che chiede alla bambina di recarsi dalla nonna. E qui accade qualcosa che davvero non mi aspettavo.<br />Le quattro coppie di attori hanno avuto idee simpatiche e divertenti, gestiscono bene lo spazio e il dialogo e mantengono la tensione relativa al personaggio. Eppure, quando uno di loro (preso dall’estro del momento) inserisce un nuovo elemento nella recitazione, come uno sbadiglio o uno starnuto, l’altro prosegue per la sua strada senza prendere in alcuna considerazione il nuovo elemento appena apparso, men che meno integrarlo nella propria recitazione. <br />Velocemente mi rendo conto che nei brevi momenti che precedono o seguono il laboratorio ho notato spesso accadimenti in cui alcuni di loro si comportavano come se gli altri fossero pupazzi a loro disposizione, non decodificando in alcun modo i messaggi non verbali che pure arrivavano forti e chiari ai loro occhi. Vi è quindi una difficoltà a “vedere” l’altro e prendere in considerazione gli elementi inaspettati che magari farebbero deviare il nostro comportamento. Faccio velocemente loro vari esempi, come: se io ho tanta voglia di chiacchierare ma vedo Alessandra (nome di fantasia) seduta con gli occhi bassi e la mano sulla fronte, forse potrei immaginare che abbia mal di testa e quindi le mie chiacchiere potrebbero infastidirla. I miei neuroni specchio dovrebbero </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwYcu7o6WzVmlMOHuwcaWCf9PIN52rPRCsOwOi3NAgipgC1_tVq5LkeXlVDK7mCiHFGzyFCncMhNbO67fbQF9b3fbWb6pUrzK4dyfAXp6M9yU6lGZdWtxYIM0kZd5xAuE1jbHxk5F-Qv0RXWPkMBl01t7ODgWOfpoXAkCXA_wxnQzycfNrzCADe0gFwdg/s705/Cecilia%20Moreschi%20teatroterapista%20logoteatroterapia.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Cecilia Moreschi" border="0" data-original-height="705" data-original-width="517" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwYcu7o6WzVmlMOHuwcaWCf9PIN52rPRCsOwOi3NAgipgC1_tVq5LkeXlVDK7mCiHFGzyFCncMhNbO67fbQF9b3fbWb6pUrzK4dyfAXp6M9yU6lGZdWtxYIM0kZd5xAuE1jbHxk5F-Qv0RXWPkMBl01t7ODgWOfpoXAkCXA_wxnQzycfNrzCADe0gFwdg/w294-h400/Cecilia%20Moreschi%20teatroterapista%20logoteatroterapia.jpg" title="Cecilia Moreschi" width="294" /></a></span></div><span style="font-size: x-large;">attivarsi facendomi immediatamente comprendere che quando ho mal di testa assumo più o meno la stessa posizione. Però è chiaro che se sono troppo presa da me stessa e considero gli altri solo come accessori, come una sorta di “pianeti satellite”, i miei neuroni specchio non saranno in grado di attivarsi e anche se lo fossero tale informazione non mi arriva forte e chiara tanto da modificare il mio comportamento (e da qui comprendiamo il perché del bullismo ovvero la non considerazione degli altri in qualità di esseri umani come noi, fino ad arrivare a spiegarci il nazismo, come esplicitato da Rizzolatti: la cultura nazista aveva fatto sì che gli ebrei fossero considerati al pari di bestie dannose e che fosse un merito umanitario annientarli). <br />Se invece io provo empatia nei confronti di Alessandra di conseguenza devo essere in grado di modificare il mio comportamento. Vari altri esempi investono anche il mondo degli adulti, sia docenti che genitori.<br />Perciò sottolineo la questione con tali parole: “Ragazzi, è proprio qui che iniziamo ad allenare la capacità di vedere gli altri, di accorgerci di quello che stanno vivendo per agire di conseguenza. Forza, ricominciamo.”<br />Riprendiamo l’improvvisazione di Cappuccetto Rosso, con vari altri elementi da tenere in considerazione. Ora i ragazzi devono rallentare la propria performance per darsi il tempo di notare i particolari inaspettati e tenere conto. Stanno iniziando a vedere e a integrare.<br />Di certo, rifletto fra me successivamente, l’estrema velocità e “lo stare sempre sul pezzo” a cui ci abituano i ritmi frenetici delle nostre metropoli, non aiutano l’osservazione, l’ascolto, il perdere tempo per la costruzione di rapporti veri e profondi. <br />Meno male allora che c’è il Teatro Ragazzi!</span><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-91274100897124251122024-01-14T11:42:00.002+01:002024-01-14T16:38:28.342+01:00 Teatro ragazzi per darsi spazio e ascoltarsi<p><span style="font-size: x-large;"><i>A breve anche in versione</i> <b><u><a href="https://www.podcast-teatroterapia.com/" target="_blank">Podcast</a></u> <br /></b></span></p><p><span style="font-size: x-large;">Un sabato pomeriggio conduco un laboratorio di Teatro Ragazzi con bambini e genitori. Mentre ci divertiamo nel gioco del “fare finta”, nel movimento tutti insieme e nelle brevi improvvisazioni singole, uno dei bambini è coinvolto solo in parte. Spesso interrompe, vorrebbe tutta la mia attenzione solo per lui, si sovrappone agli altri si verbalmente che fisicamente. In altri momenti però riesce a gestire l’attesa, a collaborare, a lasciare spazio agli amici e a divertirsi non stando sempre al centro della scena ma guardando le improvvisazioni altrui. In una occasione in cui insistentemente continuava a parlare sopra la mia voce, fermo l’attività che stavo conducendo e improvviso (esagerando) una piccola scena con una collega nella quale lei parla e io non faccio altro che interromperla. Chiedo poi ai piccoli spettatori se era piacevole ciò che hanno appena veduto e udito. Tutti i bambini affermano che era troppo rumoroso, che non si riusciva a capire niente, che le nostre voci squillanti e sovrapposte avevano dato loro un enorme fastidio. Questo aiuta a far prendere coscienza a ciascuno della necessità di parlare solo quando c’è spazio sonoro per farlo, altrimenti se lo si fa mentre sta già parlando un altro, quel che si ottiene è solo caos.<br />Il pomeriggio scorre veloce, ci divertiamo, ridiamo e ci esprimiamo, e alla fine ci salutiamo in un clima di grande allegria e leggerezza. Per un’ora e mezza </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQldQPz-f6RSvv6KpqVHGl3R7Xotkb0KQigibzUVDMI8csaDzEOj62yfoPhqPP4PJ8ubNaaNZK3Gjkp5JgQQMCEV5SBEqtW5PISYllNqHUxvtF74g-dIPQy92L4L1W9WY8q3D0u6Pfsp0fTDYWWT9C5gov92vVURSz5RVlJwu98BPMfPdq2o4_2aRmfa8/s300/Cecilia%20Moreschi%20teatroterapista%20logoteatroterapia.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Cecilia Moreschi" border="0" data-original-height="199" data-original-width="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQldQPz-f6RSvv6KpqVHGl3R7Xotkb0KQigibzUVDMI8csaDzEOj62yfoPhqPP4PJ8ubNaaNZK3Gjkp5JgQQMCEV5SBEqtW5PISYllNqHUxvtF74g-dIPQy92L4L1W9WY8q3D0u6Pfsp0fTDYWWT9C5gov92vVURSz5RVlJwu98BPMfPdq2o4_2aRmfa8/s16000/Cecilia%20Moreschi%20teatroterapista%20logoteatroterapia.jpg" title="Cecilia Moreschi" /></a></span></div><span style="font-size: x-large;">circa, abbiamo tutti sperimentato come si possa giocare e divertirsi anche solo con il proprio corpo e la voce, senza bisogno di aggeggi elettronici a intrattenerci o farci rilassare. L’essere umano contiene già dentro di sé tutte le risorse necessarie e sufficienti a creare benessere, per se stesso e per gli altri.<br />Tutti iniziano a indossare i cappotti per tornare a casa. Mi si avvicina un papà e mi ringrazia soprattutto dell’aver stimolato tutti i bambini al rispetto delle regole, ovvero al darsi spazio vicendevolmente, ad ascoltarsi, a “vedersi”, ad aspettare il proprio turno. Mi confida di avere qualche difficoltà a fare lo stesso a casa, soprattutto con la sua figlia più piccola. <br />Ecco, rifletto fra me e me, anche a questo serve il teatro realizzato in gruppo nell’età evolutiva. A essere altro da sé, a raccontare storie e interpretare personaggi, a scoprire le immense possibilità espressivo/comunicative del corpo. Ma soprattutto a sperimentare in prima persona (e non perché un adulto lo dice a parole) quanto sia necessario prendersi il proprio spazio e allo stesso tempo saper aspettare e ascoltare, concedendo all’altro lo stesso spazio, sia fisico che sonoro. Solo così si instaurano veri rapporti di amicizia, si sviluppano le abilità sociali e soprattutto si esercita l’empatia.</span><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-14769486695493607122024-01-13T12:27:00.006+01:002024-01-13T12:28:48.703+01:00Podcast su Teatroterapia e Teatro Ragazzi anche su Youtube<p> <span style="font-size: x-large;"><b>Novità</b>: da oggi il <b><u><a href="https://www.podcast-teatroterapia.com/" target="_blank">Podcast su Teatroterapia e Teatro Ragazzi</a></u></b> è anche su <b><u><a href="https://www.youtube.com/@PodcastTeatroterapiaeTeatrorag" target="_blank">Youtube</a></u></b> e <b><u><a href="https://music.youtube.com/podcast/lWMwU0vZbNw" target="_blank">Youtube Music</a></u></b>:</span></p>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/vsdpLS0JU_o?si=6zFZkWKjt6tDTeeb" title="YouTube video player" width="560"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-33883609368142361212023-12-31T11:59:00.001+01:002023-12-31T11:59:06.647+01:00Presentazione del libro Logoteatroterapia e laboratorio teatrale<p><span style="font-size: x-large;"><b>Sabato 13 gennaio 2024</b>: laboratorio e presentazione del libro <b>Logoteatroterapia. Il teatro per le disabilità della comunicazione</b> (WriteUp Books Editore, 2020) presso il <b>Centro Ploion</b> a Roma, quartiere San Lorenzo:</span></p><p><span style="font-size: x-large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4KjyImJOAlUDflp0Np-X4YY2xLMkVBsnaZbuTrnHMLM5UjlDxeLE0choAimgUanfbUheGlDyEPKAHcU9aUipDu8bBmeU8io1JTmBIQUDLI_v_yjqSIP8sQR8LcanUpcfHk3O6dR8ZH9Z9CagwuLoWwXUC1BeQb86VY0Mr-vWKn8XlschQHsweIXyE8og/s1080/IMG-20231230-WA0009.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4KjyImJOAlUDflp0Np-X4YY2xLMkVBsnaZbuTrnHMLM5UjlDxeLE0choAimgUanfbUheGlDyEPKAHcU9aUipDu8bBmeU8io1JTmBIQUDLI_v_yjqSIP8sQR8LcanUpcfHk3O6dR8ZH9Z9CagwuLoWwXUC1BeQb86VY0Mr-vWKn8XlschQHsweIXyE8og/w640-h640/IMG-20231230-WA0009.jpg" width="640" /></a></span></div><span style="font-size: x-large;"><br /> </span><p></p><p><span style="font-size: x-large;"><br /></span></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-53722828074312404952023-12-06T11:40:00.003+01:002023-12-06T11:40:41.683+01:00Teatro ragazzi e Disturbo dello spettro autistico<p><span style="font-size: x-large;">Qualche tempo fa, al termine di un corso di formazione per professionisti, una docente di sostegno alla scuola primaria mi racconta che lo scorso anno la classe ha aderito a un progetto di laboratorio teatrale condotto da un esperto esterno. La docente segue un bambino che non parla e affetto dal Disturbo dello Spettro Autistico. Il conduttore del laboratorio teatrale non è riuscito a coinvolgerlo, tanto che il piccolo non ha partecipato in alcun modo allo spettacolo finale. La docente, al termine del corso fatto con me, mi ha chiesto: “Quindi si possono inserire anche i ragazzi con questo disturbo nell’esperienza del teatro?”. Certo che sì, le ho risposto. <br />Ora, forse capisco la difficoltà dell’operatore teatrale. Non è facile condurre una classe numerosa verso la performance finale, fonte di grandi aspettative da parte di genitori, dirigente e docenti. Non è facile lavorare con i disturbi del neuro sviluppo senza una preparazione adeguata. Ciò nonostante, si deve sempre tentare l’inclusione massima, a 360 gradi, nella quale ciascuno contribuisce al lavoro di tutti, seguendo le proprie inclinazioni e i propri talenti.<br />Ecco dunque alcuni suggerimenti. Spero che siano utili a chi si trovi in situazioni similari a quella appena citata.<br />Alcuni anni fa mi sono trovata a lavorare con una classe nella quale era presente proprio un bambino con l’identico disturbo del precedente. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQV2paJERyTcv1xPyHaciGzhXOtdEi0HbJXNTNSBx1PCEUOwQlpcMnVQYuWQOUKq8-V2khs6tR-tyt0rBDuNamOFvcIFlFHuRf16fVdeEyvBClUtGnStJkUS6ptMfCdBa20dBQ1bym-doCH_ysBeQLi_WNt4h9OhyjMFMTVSTinpgr9mpRplvOmWZjLzM/s434/Cecilia%20Moreschi%20logoteatroterapia%20teatroterapista.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Cecilia Moreschi" border="0" data-original-height="332" data-original-width="434" height="245" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQV2paJERyTcv1xPyHaciGzhXOtdEi0HbJXNTNSBx1PCEUOwQlpcMnVQYuWQOUKq8-V2khs6tR-tyt0rBDuNamOFvcIFlFHuRf16fVdeEyvBClUtGnStJkUS6ptMfCdBa20dBQ1bym-doCH_ysBeQLi_WNt4h9OhyjMFMTVSTinpgr9mpRplvOmWZjLzM/w320-h245/Cecilia%20Moreschi%20logoteatroterapia%20teatroterapista.jpg" title="Cecilia Moreschi" width="320" /></a></span></div><span style="font-size: x-large;">Chiamiamolo Andrea. Le docenti di classe avevano fatto un ottimo lavoro fin dai primissimi giorni, e Andrea era benvoluto da tutti i compagni, persino nelle sporadiche crisi di rabbia in cui lanciava oggetti e sollevava banchi. <br />Nel laboratorio di teatro lo coinvolgo con il ritmo, le camminate nello spazio, i grandi movimenti espressivi. Scegliamo di mettere in scena La gabbianella e il Gatto e la sua docente di sostegno realizza bellissimi disegni, colorati da Andrea, per potergli narrare la storia. Insieme ai compagni che preferisce, sale sul palco nelle primissime scene, nelle quali mima insieme agli altri il volo libero dei gabbiani, subito prima di incappare nella macchia di petrolio nell’oceano. Partecipa dunque con grande impegno sia alle prove che alla messinscena finale.<br />L’anno successivo lo spettacolo narra la storia di Peter Pan. Anche stavolta, al nostro viene proposto un libricino con le immagini più salienti della messinscena, che stavolta la sua insegnante realizza insieme ad alcuni compagni. Sotto ogni disegno c’è una frase illustrativa. A quattro alunni, tra i quali c’è Andrea, affido la parte dei pirati. Stavolta il loro tempo sul palco non è più un libero movimento a tempo di musica: devono realizzare una camminata ritmica, nella quale fare tre passi e una pausa per fingere di bere il rum dall’apposita bottiglia. Andrea prova più volte la camminata con gli amici. Pian piano riesce a quantificare il passo e tenere il ritmo. È bravo esattamente come gli altri. Riesce a mantenere il corpo nella pausa attiva anche quando gli altri pirati iniziano a dialogare in merito alla necessità di catturare Peter Pan. Resiste tutto il tempo della scena insieme a loro sul palco, perfettamente calato nel personaggio. <br />Anche indossare il costume da pirata e avere sul viso un pizzetto opportunamente realizzato dalla matita per gli occhi della maestra sono fonte per lui di grande felicità, ma soprattutto partecipazione a quello che per tutti i ragazzini della classe è un evento speciale.<br />Ecco, a volte basta davvero poco per coinvolgere tutti. Il teatro non è un’arte elitaria, adatta solo a chi ha talento. È un’arte democratica. Per tutti, per ciascuno.</span><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-51664916668686769492023-09-21T13:33:00.003+02:002023-09-21T13:33:36.789+02:00Articolo sulla Logoteatroterapia su Rivista Infanzia<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL3kx1Nh8szxHuNSTcY1vwFQ4i4v2Zc0pygSZZKgJ0LXDoW-on-cNnEEsD0QKAmkmmNMiykGPA6vyCBSU1_aaBhzozRdi-1PsZwO3wUz505yFAJjNkx2XQRSJ06iRkw9J77Gj3BVrg4NuRhJYjt5Yg5wQFPIxSih3lb4icC2IgtyL9LAO-kb0LH8oWLQA/s601/Rivista%20Infanzia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="601" data-original-width="461" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL3kx1Nh8szxHuNSTcY1vwFQ4i4v2Zc0pygSZZKgJ0LXDoW-on-cNnEEsD0QKAmkmmNMiykGPA6vyCBSU1_aaBhzozRdi-1PsZwO3wUz505yFAJjNkx2XQRSJ06iRkw9J77Gj3BVrg4NuRhJYjt5Yg5wQFPIxSih3lb4icC2IgtyL9LAO-kb0LH8oWLQA/w306-h400/Rivista%20Infanzia.jpg" width="306" /></a></div><span style="font-size: x-large;">Una gran bella notizia, un mio <b><u><a href="https://rivistainfanzia.spaggiari.eu/pvw/app/1PWDIN02/pvw_sito.php?sede_codice=1PWDIN02&page=2810677" target="_blank">articolo</a></u></b> sulla <b><u><a href="https://www.logoteatroterapia.it/p/logoteatroterapia-cose-e-come-nasce.html" target="_blank">Logoteatroterapia</a></u></b> è stato pubblicato sul numero 3 di <b><u><a href="https://rivistainfanzia.spaggiari.eu/pvw/app/1PWDIN02/pvw_sito.php?sede_codice=1PWDIN02&page=1867924" target="_blank">Rivista Infanzia</a></u></b> di quest'anno.</span><p></p><p><span style="font-size: x-large;">Un grazie di cuore a tutta la redazione.</span></p><p><span style="font-size: x-large;"><br /> </span><br /></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-44292705650173436192023-09-14T11:02:00.003+02:002023-09-14T11:02:52.872+02:00Laboratorio di Logoteatroterapia con Cantine teatrali a novembre<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE--T9uE6brhfGR1CM7KbUpRJnGq3D-VvFY_sWkwlZ5te4NXUj6xfm7P-dnzojv-vfHzDoWDvTCRe99ydeKGD_fVFhZiIFkdiQUOV48YiQ69gBLpIKQsjMQydVddgKWmKlaAKP6lqqrjwNOJMchuwYUwkHIgr5V-p_duNFqR_qjX1EfC1j0YAhRIRPzQk/s2048/IMG-20230913-WA0014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1450" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE--T9uE6brhfGR1CM7KbUpRJnGq3D-VvFY_sWkwlZ5te4NXUj6xfm7P-dnzojv-vfHzDoWDvTCRe99ydeKGD_fVFhZiIFkdiQUOV48YiQ69gBLpIKQsjMQydVddgKWmKlaAKP6lqqrjwNOJMchuwYUwkHIgr5V-p_duNFqR_qjX1EfC1j0YAhRIRPzQk/w454-h640/IMG-20230913-WA0014.jpg" width="454" /></a></div><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-1902491672024669702023-09-13T11:08:00.005+02:002023-09-14T11:00:57.135+02:00Corso di Logoteatroterapia al Circolo Espanso a Roma da ottobre<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipLaUHNUx7HGDko9FlFtKAKYz8kSereKlMi_maJjSmbUPOFCoeW-VAvyCpy6n3Uq43hK435-9j8CpRJYwRR2KND8EFqLGiO9DoNAoogiZuvdB1WAC1w560F0cbXZFRl5lCd_AP3th9prwOFtPfnppSgNqzVBsh-1lqawsoUmrcNfzD75RMitQQUO61W9s/s1920/IMG-20230913-WA0000.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipLaUHNUx7HGDko9FlFtKAKYz8kSereKlMi_maJjSmbUPOFCoeW-VAvyCpy6n3Uq43hK435-9j8CpRJYwRR2KND8EFqLGiO9DoNAoogiZuvdB1WAC1w560F0cbXZFRl5lCd_AP3th9prwOFtPfnppSgNqzVBsh-1lqawsoUmrcNfzD75RMitQQUO61W9s/w640-h360/IMG-20230913-WA0000.jpg" width="640" /></a></div><p></p><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1Agi3B8ywLFLbBjJWG5sTjV4HflJe6S5ovSpQGaZ4URlMzbqtRoZWzgz1h1Ir0HbjUeqZNhLzWa5PyYzc3fVzaQh_Dh6kIZJM6qvQV6wB1UF26bQhkocCU5CUe3QAuDCht7Jc6ZatAtqI9g32ovg5rpPfinTvXrhHcCUbnf4DVsTcP93u2cWOSOOnXOY/s1920/IMG-20230913-WA0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1Agi3B8ywLFLbBjJWG5sTjV4HflJe6S5ovSpQGaZ4URlMzbqtRoZWzgz1h1Ir0HbjUeqZNhLzWa5PyYzc3fVzaQh_Dh6kIZJM6qvQV6wB1UF26bQhkocCU5CUe3QAuDCht7Jc6ZatAtqI9g32ovg5rpPfinTvXrhHcCUbnf4DVsTcP93u2cWOSOOnXOY/w640-h360/IMG-20230913-WA0001.jpg" width="640" /></a></div><br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-57598144325429409862023-05-01T18:21:00.000+02:002023-05-01T18:21:05.451+02:00Spettacolo del Laboratorio di Logoteatroterapia Per un pugno di libri<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMCUTxWc4bCw4T8xWZjbTuua7VxU4K2uRRM7Tx_LSAMaeq9Pafrwdn3_FB4ZOoOxCEab2UcFOMkkyOzpPCkTxjtDYCEsHeMBUYh9JuaosV_mV2lX-yAqSC0VYA73vIMylcglgAta-_KjCG8k8XUwdW616yVpcIBPrgLsLeM2kRBCpKGEqfNg0Hmfbx/s1650/IMG-20230501-WA0000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1650" data-original-width="1275" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMCUTxWc4bCw4T8xWZjbTuua7VxU4K2uRRM7Tx_LSAMaeq9Pafrwdn3_FB4ZOoOxCEab2UcFOMkkyOzpPCkTxjtDYCEsHeMBUYh9JuaosV_mV2lX-yAqSC0VYA73vIMylcglgAta-_KjCG8k8XUwdW616yVpcIBPrgLsLeM2kRBCpKGEqfNg0Hmfbx/w494-h640/IMG-20230501-WA0000.jpg" width="494" /></a></div><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-47639173349776069152023-03-14T16:13:00.002+01:002023-03-14T16:13:24.108+01:00Nuovo workshop sulla Logoteatroterapia a Roma<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhELrYDXnJfTNNlRITifWhqx0tETFmE_VRYKAheJ5u5sYaSzYtU-k6jIV-4e0ScVzrI7at9svz8CqHWNqyFJvP-BnwsaSe8QwjQdL0ogmHTqiMa8PU5avcTPNMr3Yvay_abrfcATchzz8mOccgKXhJL1yLUd1TgifwzAfpUIHETkoBIwgMFs19y5hDB/s1600/IMG-20230313-WA0000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhELrYDXnJfTNNlRITifWhqx0tETFmE_VRYKAheJ5u5sYaSzYtU-k6jIV-4e0ScVzrI7at9svz8CqHWNqyFJvP-BnwsaSe8QwjQdL0ogmHTqiMa8PU5avcTPNMr3Yvay_abrfcATchzz8mOccgKXhJL1yLUd1TgifwzAfpUIHETkoBIwgMFs19y5hDB/w640-h640/IMG-20230313-WA0000.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-3634865121165785682023-02-04T16:44:00.003+01:002023-02-04T16:44:34.626+01:00Workshop sulla Logoteatroterapia a febbraio<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh72gsPDzv1LOBX39dFsnX884b2rTTqFElzdtSCc8LL5vdLvPeDGXK7WPCEHJydiAj-k6PjUwejDIhLgXSj9qrgtJuRvc11e6rT2RgW1GODcfsPI5LHhegtUd1ZrDrVyF4bEISDh2GIhg5MNhGZEbP5MxDmzxB_RKZHdfVtm35wUadFHa63MWfHcKrO/s1600/08b5d5b9b2914cb396d99b8ede5a6d9e.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh72gsPDzv1LOBX39dFsnX884b2rTTqFElzdtSCc8LL5vdLvPeDGXK7WPCEHJydiAj-k6PjUwejDIhLgXSj9qrgtJuRvc11e6rT2RgW1GODcfsPI5LHhegtUd1ZrDrVyF4bEISDh2GIhg5MNhGZEbP5MxDmzxB_RKZHdfVtm35wUadFHa63MWfHcKrO/w640-h640/08b5d5b9b2914cb396d99b8ede5a6d9e.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-11107421923887810032022-11-25T12:12:00.005+01:002022-12-11T19:58:10.111+01:00Nuovo libro sul Metodo X<p> <span style="font-size: x-large;">C</span><span style="font-size: x-large;">on grandissimo piacere segnalo l'arrivo in libreria di una mia nuova pubblicazione, un volume realizzato a più mani assieme a Maria Lauriello e Giorgia Salemi per i tipi della casa editrice <b>Fabbrica dei segni</b>:</span></p><p style="text-align: center;"><b><span style="font-size: x-large;">Il metodo X. Intuitivo creativo sensoriale. Parte teorica. Con schede operative</span></b><span style="font-size: x-large;"> (suddiviso in due volumi)<br /></span></p><p style="text-align: center;"><b><span style="font-size: x-large;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA6u-lBZtgKA-amBt7uLtjAfydwv0-h4A7AohSdMA31Cm_v8ZxvWE8sn40mztPxn5Cnv2f-OrsUOwh8pw5wijL-MnuCD7vbswGFDdiwAWAD1q6DwXaQl4nnBXUmqVe8pNBn-nge-2u0Lh9Wn7_vw3O_xv_P_rfBGRCngLOYRwXNS20jEMBtjtB0HBL/s500/Il%20Metodo%20X.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="355" data-original-width="500" height="454" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA6u-lBZtgKA-amBt7uLtjAfydwv0-h4A7AohSdMA31Cm_v8ZxvWE8sn40mztPxn5Cnv2f-OrsUOwh8pw5wijL-MnuCD7vbswGFDdiwAWAD1q6DwXaQl4nnBXUmqVe8pNBn-nge-2u0Lh9Wn7_vw3O_xv_P_rfBGRCngLOYRwXNS20jEMBtjtB0HBL/w640-h454/Il%20Metodo%20X.jpg" width="640" /></a></span></b></div><b><span style="font-size: x-large;"><br /></span></b><p></p><p style="text-align: center;"><b><span style="font-size: x-large;"></span></b></p><b><span style="font-size: x-large;"><br /> </span></b><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-12037113102884714042022-10-20T11:53:00.000+02:002022-10-20T11:53:14.055+02:00Articolo sulla Logoteatroterapia su Scuola Italiana Moderna<p><span style="font-size: x-large;">Segnalo con grande piacere un articolo sulla <a href="https://www.logoteatroterapia.it/" target="_blank"><u><b>Logoteatroterapia</b></u></a> pubblicato nel numero di novembre dell'autorevole rivista <a href="https://www.lascuolasei.it/riviste/scuola-italiana-moderna-0" target="_blank"><u><b>Scuola Italiana Moderna</b></u></a>.</span></p><p><span style="font-size: x-large;">Un grazie di cuore a <b>Patrizia Marletta</b>:</span></p><p><span style="font-size: x-large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhstUibJHaY5zm5W2qTfDJuUXlmlC9Zl0Ge1J2qJ9KZbVbRGfcJ_hokapRg5NJtfbhEdNYaKe9Bo7F5zlvUg1YAcac66YzdSD67lsCC7eATQhWaxtQNPariL4QPdnwr4ZdMp6xXVj53KYpp92oF7DwgTWMnSOaRY6a4YPZrk-ICupLHIuh--crjKMNL/s939/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="939" data-original-width="700" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhstUibJHaY5zm5W2qTfDJuUXlmlC9Zl0Ge1J2qJ9KZbVbRGfcJ_hokapRg5NJtfbhEdNYaKe9Bo7F5zlvUg1YAcac66YzdSD67lsCC7eATQhWaxtQNPariL4QPdnwr4ZdMp6xXVj53KYpp92oF7DwgTWMnSOaRY6a4YPZrk-ICupLHIuh--crjKMNL/w478-h640/1.jpg" width="478" /></a></span></div><span style="font-size: x-large;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU7EZr22_Wa_XRKEAthr7gbMUXc0l4MLITvfHGClXjNO0V_CzlP9UeQh3qxgMhvALkAOZ1LS6_aHMVi5vpYAhMTVB7dWWZB8989CBvJg8F16mEAcbbv20XxQLYz3AHonZPFF9kgFG0yvR7Lbyumb-l4ernQFyiRvYSiJM-1QsCJknxXQIcVfwF1P9_/s939/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="939" data-original-width="700" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU7EZr22_Wa_XRKEAthr7gbMUXc0l4MLITvfHGClXjNO0V_CzlP9UeQh3qxgMhvALkAOZ1LS6_aHMVi5vpYAhMTVB7dWWZB8989CBvJg8F16mEAcbbv20XxQLYz3AHonZPFF9kgFG0yvR7Lbyumb-l4ernQFyiRvYSiJM-1QsCJknxXQIcVfwF1P9_/w478-h640/2.jpg" width="478" /></a></div><br /> </span><p></p><p> <br /></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-63880948334544620362022-09-14T10:38:00.003+02:002022-09-14T10:38:29.693+02:00Laboratorio di Logoteatroterapia alla Libreria Eli di Roma<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5PNvIeXbX1Ffc0Ink1NEybQbfQixYyKbz-xuSnc93E0YZn_MOPyZ1IQwzjeFZP9wSrnk1Px05x8_AGGg4XTAFtYibt3sxrDxzg0wNycq3RryDUc6zio6hYxdSiVvNcF4j4lw435N7o0qGrCQUfAMzQ0RVEGkJtIpksjjzKl2ihrJbAlYtQBckHiv_/s1080/IMG-20220913-WA0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5PNvIeXbX1Ffc0Ink1NEybQbfQixYyKbz-xuSnc93E0YZn_MOPyZ1IQwzjeFZP9wSrnk1Px05x8_AGGg4XTAFtYibt3sxrDxzg0wNycq3RryDUc6zio6hYxdSiVvNcF4j4lw435N7o0qGrCQUfAMzQ0RVEGkJtIpksjjzKl2ihrJbAlYtQBckHiv_/w640-h640/IMG-20220913-WA0001.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-57528213159701589122022-09-09T17:36:00.000+02:002022-09-09T17:36:03.146+02:00Rivista Law&HR intervista sulla Logoteatroterapia<p><span style="font-size: x-large;">Con molto piacere segnalo l'intervista sulla <a href="https://www.logoteatroterapia.it/" target="_blank"><u><b>Logoteatroterapia</b></u></a> uscita nel numero di agosto della Rivista <a href="https://lawhr.seac.it/project/disabilita-agosto/" target="_blank"><u><b>Law&HR</b></u></a>.</span></p><p><span style="font-size: x-large;">Grazie di cuore a <b>Maria Chiara Volpi</b>.</span></p><p><span style="font-size: x-large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-D76BrWAiYP1JjHDyCVwInAxa-qIBZCdGIVLiGfVM2NNCdjyG8_Jg4R8eAArttfCTml_61VLNJARqS0hao8NJV4fkN56JGiBzlR_5Y4m4v8VOlsANNoii7jvViVp6KXet3CSIBJ-MrxJ18LmalFLZ-wT_F-L_6EgCIOfU5plXqFyWezndrA_yaEy_/s736/L.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="736" data-original-width="552" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-D76BrWAiYP1JjHDyCVwInAxa-qIBZCdGIVLiGfVM2NNCdjyG8_Jg4R8eAArttfCTml_61VLNJARqS0hao8NJV4fkN56JGiBzlR_5Y4m4v8VOlsANNoii7jvViVp6KXet3CSIBJ-MrxJ18LmalFLZ-wT_F-L_6EgCIOfU5plXqFyWezndrA_yaEy_/w480-h640/L.jpg" width="480" /></a></span></div><span style="font-size: x-large;"><br /> </span><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-88987986512792361242022-09-05T16:26:00.001+02:002022-09-05T16:26:11.565+02:00Laboratorio sulla Logoteatroterapia: nuovi incontri a Cantine Teatrali da ottobre<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq96bnyLZvd60i9ZUKa3GSVC_i2Lq0pSwMon6sFsQyvmncrj55QvN8PaKOcVMqk7XrcNJENwkvjsZ1IhkmxEH9rDek33r8RtKYupsF6JmrIK5-j2ydFUR8Z9QXBQ6kqxYYqRwcJYbOJxgp2EA9ELtZX_zct2-gh1h0sYePfWv76NMHr5OkoLzb0X86/s1024/IMG-20220905-WA0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="724" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq96bnyLZvd60i9ZUKa3GSVC_i2Lq0pSwMon6sFsQyvmncrj55QvN8PaKOcVMqk7XrcNJENwkvjsZ1IhkmxEH9rDek33r8RtKYupsF6JmrIK5-j2ydFUR8Z9QXBQ6kqxYYqRwcJYbOJxgp2EA9ELtZX_zct2-gh1h0sYePfWv76NMHr5OkoLzb0X86/w452-h640/IMG-20220905-WA0001.jpg" width="452" /></a></div><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-11480180076250817392022-02-24T12:26:00.000+01:002022-02-24T12:26:08.417+01:00Presentazione libro sulla Logoteatroterapia alla libreria Lilli di Roma<p style="text-align: center;"><b><span style="font-size: x-large;">Presentazione + Laboratorio</span></b> <br /></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><b>Sabato 5 marzo dalle 16 alle 18</b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><b>Libreria Lilli, Via Gino Capponi 146 (Roma)</b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><b></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiQGtL3uH6WOqR0QHNP_XlhxSMISFcFQu5AE9SHHCMpIORr2EFh4EpiYNYIM8UWY75-tqmelCAVI4ExZMD23aLAmmfda3J5XylUYKzW60YlLKEBFExhH-zJhBkDyXkzVuY_01XMhG2GTtlY1M0SYMGnPO31YGZFzrJLfHwflocanldiYAzqX-QJbkyw=s1074" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="714" data-original-width="1074" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiQGtL3uH6WOqR0QHNP_XlhxSMISFcFQu5AE9SHHCMpIORr2EFh4EpiYNYIM8UWY75-tqmelCAVI4ExZMD23aLAmmfda3J5XylUYKzW60YlLKEBFExhH-zJhBkDyXkzVuY_01XMhG2GTtlY1M0SYMGnPO31YGZFzrJLfHwflocanldiYAzqX-QJbkyw=w640-h426" width="640" /></a></b></span></div><span style="font-size: x-large;"><b><br /> </b></span><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-91264235823883475332022-01-14T11:45:00.003+01:002022-01-14T11:45:47.767+01:00Nuovo Laboratorio di Logoteatroterapia con Cantine Teatrali<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgH7gXfSGQss2XGVg-WlcC6EkJHlZUD9ZyGOspnxMBxd4DGV8cG4h0_wRj1VN_ZG6ECqeztMngOsJ48lqmHSpEk2y7A8u3JFCZClcUZKIGiZqDYrAbxCrrJe6x9S9XmcyJbd8UD1FY5OU-15WjAlnXVO-py64DeFN-xL2B34pwr9dd9KFrt9a-wCXZx=s1191" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1191" data-original-width="841" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgH7gXfSGQss2XGVg-WlcC6EkJHlZUD9ZyGOspnxMBxd4DGV8cG4h0_wRj1VN_ZG6ECqeztMngOsJ48lqmHSpEk2y7A8u3JFCZClcUZKIGiZqDYrAbxCrrJe6x9S9XmcyJbd8UD1FY5OU-15WjAlnXVO-py64DeFN-xL2B34pwr9dd9KFrt9a-wCXZx=w452-h640" width="452" /></a></div><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-40164359877191255552021-12-07T16:14:00.001+01:002021-12-07T16:14:06.137+01:00Fare teatro a scuola: consigli e proposte<p><span style="font-size: x-large;">Spesso mi capita di dialogare con ottime maestre o professoresse che dedicano parte delle ore di insegnamento al fare teatro insieme alle loro classi. Sono docenti speciali, con una marcia in più, che hanno intuito l’immensa potenza dell’arte scenica nell’età evolutiva, e non vogliono privare i loro alunni di questa esperienza. <br />Ecco allora, per tutte/i loro, qualche “dritta” che potrà essere utile.<br />So che non è facile reperire testi adatti all’età degli allievi. Spesso i copioni che albergano sotto la macro categoria “teatro ragazzi” sono invece per bambini e anche bambini piuttosto piccoli, a mio parere. Pertanto, so anche che molti docenti scrivono da sé o coadiuvati dalla classe, il copione per la messinscena. È quindi necessario, a mio </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhkWy3ETfEmFM6GctZ8G3cDx2HRGQmljpG_1C26BheMajUYjqOnhUWxh21NYyQceQLuWsSr9EMsbLom5MMkASP4TsYI7H5P6qfhJuRRhuqNjR0or28i8mcq3kRSrdseYxaT79vbZJMP26AzoQR6qNdk_0G-lIQffgNampTzTADATRhWq5OFlveJyb4A=s350" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Cecilia Moreschi" border="0" data-original-height="267" data-original-width="350" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhkWy3ETfEmFM6GctZ8G3cDx2HRGQmljpG_1C26BheMajUYjqOnhUWxh21NYyQceQLuWsSr9EMsbLom5MMkASP4TsYI7H5P6qfhJuRRhuqNjR0or28i8mcq3kRSrdseYxaT79vbZJMP26AzoQR6qNdk_0G-lIQffgNampTzTADATRhWq5OFlveJyb4A=w320-h244" title="Cecilia Moreschi" width="320" /></a></span></div><span style="font-size: x-large;">parere, assicurarsi che ogni alunno abbia più o meno la stessa quantità di battute degli altri. L’esperienza del teatro a scuola non è fatta per formare attori, bensì per crescere, collaborare, esprimersi, aiutarsi, memorizzare (e l’elenco sarebbe ancora lungo ma mi fermo qui). Tutti i ragazzi hanno diritto a stare in scena un tempo congruo a fare tale esperienza, indipendentemente dal maggiore o minore talento.<br />So che non è facile: occorre verificare costantemente il numero delle battute, aggiungere personaggi, dividere magari fra tre attori la parte del protagonista… ma ne vale la pena.<br />L’anno che con una quinta della scuola primaria misi in scena C’era due volte il Barone Lamberto di Gianni Rodari, mi feci aiutare proprio dai ragazzi. Dopo aver letto insieme il bellissimo racconto, diedi ai miei alunni una settimana di tempo per ideare un personaggio da aggiungere alla messinscena che ci accingevamo a realizzare. Io, in quanto regista, avevo diritto di scegliere o scartare le loro proposte (era un patto stipulato in precedenza e da tutti hanno accettato) ma loro avevano piena libertà di proporre chiunque, purché fosse coerente con la vicenda. Ecco che arrivarono Cocorito, il pappagallo parlante del Barone; la moglie e la figlioletta del perfido nipote Ottavio; il figlio del commissario presente sull’isola, tra l’altro amico di Cocorito; la solerte segretaria del Barone, sempre in sfida col fedele maggiordomo Anselmo, e così via. Oltre a ideare i personaggi che occorrevano affinché ciascuno avesse una parte ricca e divertente, ogni alunno propose uno dei compagni per interpretare il ruolo ideato. E ci stupirono enormemente per l’acume e la capacità di osservazione dei loro amici.<br />Accade poi spesso che un determinato personaggio sia desiderato da molti allievi. Ovviamente è il regista che assegna le parti, ma nel corso dei miei anni di esperienza con il teatro a scuola, ho voluto dare una piccola possibilità di esprimersi, ai miei giovani attori. Ciascuno di loro può quindi dirmi un personaggio che proprio non se la sente di interpretare, e io ne terrò assolutamente conto. Una volta redatta la lista dei “non personaggi”, chiamiamola così, tutti però dovranno accettare di buon grado i ruoli che io assegnerò. Tale strategia si è sempre rivelata vincente e nessuno è mai rimasto troppo scontento della parte ricevuta.</span><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-59317231447530432782021-12-05T12:46:00.003+01:002021-12-05T12:46:31.521+01:0075 anni di Unicef con la favole e i pensieri degli Storytellers for Peace<p><span style="font-size: x-large;">Celebriamo il 75esimo anniversario dell'UNICEF con il video sottotitolato su Youtube in italiano degli <a href="http://www.storytellersforpeace.com/" target="_blank"><u><b>Storytellers for Peace</b></u></a> (Narratori per la Pace).</span></p><p><span style="font-size: x-large;"><b>In ordine di apparizione</b>:<br /><br />Barry Stewart Mann (narratore, educatore, attore e autore, USA)<br />Lisi Amondarain (narratrice, argentina)<br />Alessandro Ghebreigziabiher (scrittore, drammaturgo, narratore, attore teatrale e regista, fondatore e coordinatore, Italia)<br />Carla senza di Noi Band (Roberto Moreschi, chitarra, Orfeo Federici, basso, Vincenzo Coratella, percussionista, Italia)<br />Hamid Barole Abdu (scrittore, narratore e poeta, Eritrea)<br />Oriana Fiumicino (scrittrice, drammaturga e narratrice, Italia)<br />Joerg Baesecke (scrittore e narratore, Germania)<br />D.M.S. Ariyrathne (narratore, Sri Lanka)<br />Sandra Burmeister G. (scrittrice, attrice, narratrice e pedagogista teatrale, Cile)<br />Cecilia Moreschi (teatroterapista, drammaturga, attrice teatrale e regista, Italia)<br />Jozé Sabugo (narratore, insegnante, attore teatrale e regista, Portogallo)<br />Suzanne Sandow (regista, attrice, narratrice e animatrice di workshop, Australia)</span></p><p><span style="font-size: x-large;"> <iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/9zgsqNlqDqA" title="YouTube video player" width="560"></iframe> <br /> </span></p><p><span style="font-size: x-large;"><a href="http://www.storytellersforpeace.com/" target="_blank"><u><b>Storytellers for Peace</b></u></a> nasce nel giugno 2016. È una rete internazionale di narratori per creare storie collettive attraverso i video. Gli artisti provengono da ogni continente e raccontano storie di pace, giustizia, uguaglianza e diritti umani. Il progetto è stato ideato ed è coordinato da Alessandro Ghebreigziabiher, scrittore, narratore, attore teatrale e regista.<br /><br /><i>Costruiamo la pace con le storie! </i><br /></span></p><p><span style="font-size: x-large;"> <br /></span></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-42409068809952291422021-11-12T10:58:00.001+01:002021-11-12T10:58:40.770+01:00Presentazione del libro sulla Logoteatroterapia a Monterotondo<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjOKnPVLYdV64Mm-CV-2RnTl7HLgZg-J4cHNAsquQSWS8xISv3CSPv8Qub_7eqQocvssLxqr2AthHSK-_y8SOYGKJdcZL1tvsWb1IVRyMA8cN3K3UM41Y4J6mSg02uUHU2fPBMkM_xXSyH7tGnya2B-6_mMKaWECE2q7pGi_5db88Bvqo-j-vhJCxjY=s1600" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1098" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjOKnPVLYdV64Mm-CV-2RnTl7HLgZg-J4cHNAsquQSWS8xISv3CSPv8Qub_7eqQocvssLxqr2AthHSK-_y8SOYGKJdcZL1tvsWb1IVRyMA8cN3K3UM41Y4J6mSg02uUHU2fPBMkM_xXSyH7tGnya2B-6_mMKaWECE2q7pGi_5db88Bvqo-j-vhJCxjY=w440-h640" width="440" /></a></div><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4255928045971975178.post-53024009993021181432021-11-06T14:08:00.003+01:002021-11-06T14:08:42.728+01:00Nuovo Laboratorio di Logoteatroterapia a Roma in due incontri<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEim2yKMcjJ9Qspfd550p391E86eNMSpJHIfIgBZygNUefJ3DVXKJb0JOS66tfNpk-z9tqguglXz71SvKreiHchz0WWmqkr1mxQPJq3KHhhkU7YP-G00ZSkwxNwEIPokW32Z3D42yRrk-om_To-uuExcPA4MtUfUJl1P9AbW3c0uc1XS7JYj1xkCegOd=s916" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="824" data-original-width="916" height="576" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEim2yKMcjJ9Qspfd550p391E86eNMSpJHIfIgBZygNUefJ3DVXKJb0JOS66tfNpk-z9tqguglXz71SvKreiHchz0WWmqkr1mxQPJq3KHhhkU7YP-G00ZSkwxNwEIPokW32Z3D42yRrk-om_To-uuExcPA4MtUfUJl1P9AbW3c0uc1XS7JYj1xkCegOd=w640-h576" width="640" /></a></div><br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0