Vediamo, guardiamo, osserviamo. Grazie agli occhi abbiamo accesso a una gran quantità di informazioni: com’è fatto il naso della maestra, di che colore sono gli occhi di mamma, se il mio amico ha tagliato i capelli o li ha solo spuntati un po’. Gli occhi ci dicono se il semaforo è verde e si può attraversare, se il mare è mosso ed è meglio non tuffarsi, se qualcuno ci si avvicina sorridendo o con aria minacciosa. Eppure... Eppure, talvolta, questa così importante vista non potrebbe essere d’impaccio invece che d’aiuto? Del resto, diciamolo chiaramente, sta sempre in mezzo! E se ci informa di tutto ciò che accade attorno a noi, forse spesso fa sì che ci fermiamo alla superficie delle cose e non ci permette di notare cosa si nasconde dietro, cosa c’è in profondità. Ecco quindi che stamattina a un gruppo di bambini chiedo di immaginare una strada trafficata, che poi dovranno “fare finta” di attraversare, recitando solo con il corpo, senza usare la voce. Naturalmente siamo in uno
Regista, attrice, drammaturga, teatroterapista e docente teatrale