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Teatro ragazzi Didattica

 


Teatro ragazzi - Partecipazione attenta anche se non si è in scena

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Mi sono spesso ritrovata a rimarcare quanto il laboratorio teatrale realizzato con l’età evolutiva risulti uno strumento sopraffino e potentissimo per la sana e armoniosa crescita dei partecipanti, e sarebbe un vero peccato non utilizzarlo tenendo sempre a mente che nel binomio Teatro Ragazzi la parola importante è Ragazzi, non Teatro. Eccoli i veri protagonisti dell’esperienza e l’arte scenica si pone al loro servizio per favorire la realizzazione personale e la costruzione di relazioni profonde, autentiche, soddisfacenti. Tutto questo può accadere in una moltitudine di modi e nelle situazioni più disparate. Prendiamone in esame una. 
Nel momento delle improvvisazioni o della prova dello spettacolo finale, è inevitabile che solo due o tre attori e attrici siano coinvolti mentre gli altri assistono. E spesso questi ultimi si distraggono, chiacchierano sottovoce o semplicemente non sono interessati, anche perché magari hanno già veduto la scena in precedenza in numerose occasioni durante le prove. Il pubblico però a teatro riveste un ruolo fondamentale: è colui che accoglie la performance dell’attore e gli rimanda partecipazione, emozioni, ascolto. Il teatro è qualcosa che si fa almeno in due: un attore e uno spettatore. Pertanto, anche durante le prove, chi sta recitando darà il meglio di sé qualora chi ascolta si dimostri attento e “viva” la scena anche solo osservandola in silenzio (merito del sistema “mirror”, come ben sappiamo). Stimoliamo dunque i compagni di scuola, o del laboratorio pomeridiano, a partecipare attivamente alla riuscita dello spettacolo non solo quando recitano ma anche quando osservano e ascoltano. Potranno dare piccoli suggerimenti o aiutare chi ha improvvisamente un vuoto di memoria. Così facendo li alleneremo all’empatia e alla partecipazione per la riuscita di un progetto comune, il cui merito sarà di tutti. Allungheremo i loro tempi d’attenzione, li alleneremo alla pausa attiva, al silenzio e all’ascolto. E chi è in scena in quel momento di certo darà il meglio di sé, se consapevole della presenza di spettatori pienamente coinvolti sia alle prove che durante lo spettacolo. Pochi minuti dopo i ruoli si invertiranno e chi ha dato ascolto e partecipazione a sua volta riceverà altrettanto, creando così un virtuoso meccanismo di collaborazione fra tutti i partecipanti.

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