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Teatro Ragazzi e ricominciare da capo

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Il laboratorio teatrale offre a chiunque vi partecipi innumerevoli doni e altrettante possibilità. Una di queste è l’opportunità di ricominciare da capo. Eh già, perché i giochi e gli esercizi realizzati insieme all’interno del setting laboratoriale aiutano chiunque a fare “piazza pulita” di schemi motori e atteggiamenti spesso autoimposti o suggeriti dalla società, nei quali ci si trova intrappolati senza nemmeno esser coscienti di quando e come il tutto sia iniziato. Ecco quindi che nelle classi o nei gruppi di adolescenti o preadolescenti spiccano i gruppetti ben strutturati, i ragazzi più cool e quelli meno popolari, le ragazze appariscenti e sicure di sé, contrapposte a quelle che farebbero di tutto pur di non essere notate da nessuno. 
Ma con il laboratorio teatrale tutti, adulti compresi, godono della possibilità di eliminare o sfrondare quel che non serve, che è finto o disfunzionale, ciò che non concorre al bene di ogni singolo partecipante e del gruppo attorno. 
E poi ricostruisce. In alcune occasioni con grande lentezza, altre con picchi improvvisi, il teatro permette a ciascuno di voltare pagina e iniziare a scrivere una nuova storia.
Ricordo Lorenzo (nome di fantasia come i seguenti) quando si aprì alla possibilità di divertirsi e sorridere dopo alcune settimane nelle quali si limitava a osservare i compagni, che di solito ruotavano attorno a lui, staccarsi dal gruppetto e giocare al “fare finta” con grande soddisfazione. Nelle settimane successive Lorenzo non fu più al centro della sua cricca, altrettanto passiva, eppure appariva decisamente più sorridente e con gli occhi accesi di interesse e curiosità. Mi rammento anche di Elisabetta e Rossana, che finalmente smisero i panni delle “belle ed eleganti della classe” per divertirsi con gli esercizi di clownerie, nei quali la goffaggine è l’indiscussa protagonista e riesce a veicolare persino poesia e leggerezza. Ancora, ricordo Giacomo che salì sul palco con una tale carica di sicurezza e magnetismo da scrollarsi finalmente di dosso l’etichetta di ragazzino impacciato, disorganizzato e perennemente distratto.
Tanti ancora potrebbero essere gli esempi e le storie di bambini, ragazzi e adulti ai quali il teatro ha permesso di ricominciare da capo. Come uno tsunami che fa piazza pulita, il laboratorio teatrale sa anche essere paziente, delicato, fiducioso e determinato.
Sta a noi operatori, docenti, terapisti, animatori, educatori e registi permettere all’arte scenica di facilitare il cambiamento e agire solo per il bene delle giovani generazioni.

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