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Il Teatro Ragazzi e l’importanza della lettura

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Nell’interessantissimo volume della neuroscienziata Michela Matteoli “La fioritura dei neuroni” tra le altre cose si parla molto dell’importanza della lettura. L’autrice scrive: “Noi possiamo effettivamente cambiare fisicamente la struttura del nostro cervello attraverso la lettura. Un buon libro migliora la memoria, la concentrazione, il ragionamento, la capacità di risolvere problemi. E lo fa perché aggiunge e rapporta sinapsi e perché potenzia i ‘cavi’ attraverso cui viaggiano i dati”. E ancora: “La lettura lascia una traccia fisica, aumentando e rafforzando le sinapsi”.
Matteoli quindi fornisce spiegazioni fisiologiche e concrete per sottolineare l’importanza della lettura a tutte le età. In un capitolo ad hoc difatti illustra in maniera assolutamente chiara ed esauriente ciò che accade nel nostro cervello quando prendiamo in mano un libro e ci immergiamo in esso.
La lettura è stata spesso protagonista dei miei laboratori teatrali, come quello condotto di recente con quattro classi quinte di una scuola primaria. I rispettivi spettacoli finali che hanno man mano preso forma, mettono in scena storie tratte dai libri scelti dagli alunni, mostrandone la bellezza e l’interesse che suscitano. Ed ecco che nel vagone della metropolitana, a scuola, in un supermercato o perché no, perfino in un cimitero, gli attori parlano tra loro e mettono in scena le opere, rivelando quanti elementi queste ultime hanno in comune con la nostra vita e quante strategie siano in grado di suggerirci per risolvere i problemi della vita quotidiana.
Leggiamo dunque, e soprattutto stimoliamo i nostri bambini e ragazzi a fare altrettanto. In tal modo consegneremo loro un dono eccezionale, che garantirà momenti indimenticabili, oltre a continue sinapsi e nuove connessioni neuronali nel nostro cervello, con tutti i benefici del caso.
Concludo con una citazione da “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” di Luis Sepúlveda. L’autore, parlando del protagonista del romanzo, afferma: “Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia”.

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