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Teatro ragazzi Didattica

 


Teatro ragazzi - Tutti possono fare teatro

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Vengo contattata da una giovane mamma single preoccupata per suo figlio. Loredana, la chiameremo così, è in apprensione per Giulio (altro nome inventato) che è troppo timido e non riesce a farsi degli amici. Invito il quindicenne al laboratorio teatrale che conduco con mia la collega dove incontrerà altri dodici ragazzi e ragazze. Insieme a noi inizierà un percorso teatrale volto al miglioramento delle abilità espressive e relazionali, ma soprattutto un’esperienza divertente e coinvolgente con un gruppo di pari.
Alla prima lezione Giulio è comprensibilmente spaesato ma afferra il coraggio a due mani e si lancia nel partecipare alle attività insieme agli altri. Gli rimando un paio di volte che è bravo, che sta facendo bene e deve continuare così.
Al momento di salutarci, nel caos delle chiacchiere e delle sedie rimesse a posto, Loredana mi si avvicina per sapere com’è andata. E mentre la informo su quanto Giulio sia stato capace, un altro ragazzo si avvicina a quest’ultimo per chiedergli il numero di telefono. Queste due informazioni positive nell’arco di una manciata di secondi (la bravura del figlio; la possibilità di entrare nel gruppo degli altri ragazzi già dalla prima lezione) hanno la capacità di far commuovere Loredana, i cui occhi si fanno improvvisamente lucidi e la cui voce mi sussurra “mi sta venendo da piangere”.
Ecco, rifletto tra me e me mentre torno a casa, basta così poco a far felice una mamma. Ogni genitore desidera per i propri rampolli esattamente le stesse cose: che trovino un’attività nella quale sentirsi bravi, sentirsi all’altezza degli altri, e che possano svolgerla insieme agli altri, facilitando così il sorgere di relazioni che magari poi si evolveranno in vere e proprie amicizie. E nulla più del teatro permette tutto questo. Come ho esplicitato più volte, in differenti contesti, tutti possono fare teatro. Non occorre essere belli, alti, magri, agili o con voce aggraziata. È sufficiente la volontà di mettersi in gioco e un pizzico di coraggio. E quante volte ho veduto ragazzi e ragazze riuscire, trovare pian piano i propri talenti. Migliorare, di conseguenza, la propria autostima, la percezione di se stessi. Rendere fieri genitori, zii, nonni. L’effetto benefico del teatro non si ferma al solo partecipante, si allarga come una macchia d’olio, non si arresta più.
Facciamo fare teatro dunque, ai nostri ragazzi. Basta poco e in cambio avranno così tanto: attimi di pura… e scoppiettante felicità.

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